TO DA BONE. In un mondo dove le rivoluzioni accadono di notte e le leggi sono delegate al giorno, quali nuove forme può prendere la ribellione? To da bone è un lavoro che ambisce a raccontare una “danza” nata dalla profonda rivolta della gioventù che vive nelle periferie delle grandi città del nord Europa.
Una danza nata ispirandosi alla scena musicale hardcore techno anni ’90 e che utilizza diversi stili che vanno dalla Hard-Dance, al Tekstyle e allo Shuffle, ma in particolare il Jumpstyle, detto anche Jump, nato e diffusosi tramite YouTube e concentrato su salti e il movimento delle gambe, dove le braccia vengono utilizzate principalmente per mantenere l’equilibrio. Il collettivo (LA)HORDE indaga sul ruolo dei social media, con particolare attenzione proprio a YouTube e Facebook, visti come metodo di espressione, analizzando il loro ruolo nella diffusione della cultura, in questo caso della danza che talvolta nasce proprio postando video sui social network, creando così un sistema di gare virtuali e reali tra le comunità di riferimento.
I giovani condividono le loro routine online, scambiandosi stili e idee, facendo emergere di conseguenza nuove comunità interattive. Definendo il proprio linguaggio “post internet”, (LA)HORDE si interroga sul ruolo dei nuovi media e su come questi possano mobilitare le masse per creare movimenti di opposizione politica e sociale.
TO DA BONE è stata presentata nel 2016 durante il Danse Elargie a Parigi al Théâtre de la Ville, riscuotendo sin da subito un grande apprezzamento di pubblico, con le sue modalità espressive e coreografiche.