FIGURE No.16 – ROY ASSAF DANCE

FIGURE No.16

ROY ASSAF DANCE
(IL)

18 Giugno 2021 20:00 - Indoor

Lavanderia a Vapore Corso Pastrengo, 51 Collegno (TO)servizio navetta gratuita da Metro Fermi alla Lavanderia A/R

FIGURE No. 16 è un’opera per tre ballerini e un aquilone. Oppure, un ballo per due coppie in una serie di 1000 inizi. Uno spettacolo che crea figure insolite, ricco di numerosi riferimenti culturali, volti a scombinare l’immaginario collettivo del pubblico. Non è mai quello che ci si aspetta, ma è una danza che deve la sua vita a Hokuto e Mariko, a Johannes nel XIX secolo, a Johannes nel XXI, a Glenn, a Roland, Neema e a Josef di Budapest, all’amore, all’odio, a un bambino prodigio, a un mostro, a un fantasma, all’adolescenza, a un esaurimento nervoso, a un vaso di fiori, a un elefante barbuto, a un cammello che nuota nello stagno, solo per citarne alcuni. Figure No. 16 è una danza per un singolo spettatore, l’unica persona che decide il proprio destino, anche se si racchiude in una danza. Figure No. 16 è un’esplorazione intima, che racconta la poetica del coreografo, ricca, vivace e intensa. 

La performance è andata in scena per la prima volta a settembre 2020, presso il Suzanne Dellal Centre, all’interno della manifestazione Tel Aviv International Exposure.

“Figure No. 16 è metafisica, come esso trasforma il corpo in un oggetto e racconta l’invisibile. Prima con un litigio di amanti descritto attraverso un intenso duetto; poi attraverso due comiche figure maschili in body rosa e verde pastello […]. Intrigante.”- Maria Luisa Buzzi, Danza e Danza

ROY ASSAF Roy Assaf è nato nel 1982 nella comunità agricola di Sde Moshe, nel sud di Israele. Ha iniziato la formazione all’età di sedici anni, quando si è unito a un gruppo di ballo guidato da Regba Gilboa presso il centro comunitario di Kiryat Gat. Due anni dopo, è stato arruolato nelle forze di difesa israeliane dove ha prestato servizio. Nel 2003 ha incontrato il coreografo di fama internazionale Emanuel Gat e ha lasciato il segno in tournée in tutto il mondo sia come performer che come assistente coreografico dal 2004 al 2009. Dal 2010 sviluppa autonomamente i propri lavori. I suoi lavori sono stati rappresentati in luoghi e festival rinomati come il Théâtre National de Chaillot, Jacob’s Pillow, Bolzano Danza, Pavillon Noir, Biennale di Venezia e la XVII Biennale de la Danse di Lione. Ha vinto diversi premi per le sue opere, l’ultimo dei quali è il primo premio della giuria e del pubblico nella 7a edizione di [re] connaissance danse contemporaine. Nel 2014 è stato invitato da Benjamin Millepied a creare un nuovo lavoro per il Los Angeles Dance Project (LADP), nel 2015 ha ideato Ballader per The Royal Swedish Ballet e nel 2016 è stato incaricato dalla Batsheva Dance Company per una serata condivisa con Il direttore artistico di Batsheva Ohad Naharin. All’inizio del 2017 Assaf ha rifatto II Acts for the Blind in un’intera serata con la sua compagnia in Israele. Successivamente ha lavorato con importanti compagnie e scuole di danza come la GöteborgsOperans DansKompani la Juilliard School di New York.

Coreografia Roy Assaf
Con Amitai Cohen, Ariel Freedman, Avshalom Latucha
Light Design Yair Vardi
Costumi Roy Assaf
Produzione musicale ed Editing Reut Yehudai
Musiche Four Ballades, Opus 10 (Johannes Brahms, performed by Glenn Gould),
Opus 117 (Johannes Brahms, performed by Glenn Gould),
Water for King David (HaGashash HaChiver), Tango Konig  (Juan Llossas)
Testi An Invitation to Perform, di Ohad Zehavi
Words, di Roy Assaf, Ariel Freedman, Avshalom Latucha

Con il supporto della Cultura e dello sport di Israele
Presentato all’interno della Tel Aviv International Exposure 2020

PRIMA NAZIONALE

durata 55'