INTERPLAY 2021

Due artiste, due stili di espressione, due background culturali. La fusione avverrà davanti ai nostri occhi un una performance multidisciplinare legata all’arte del movimento e la pittura murale.   
Dopo l’esperienza fatta a Interplay Diffuso 2020 con Gosia Turzeniecka e Daniele Ninarello, Interplay torna a lasciare una traccia permanente sui muri del cortile della Lavanderia a Vapore.

La capacità di svanire del performer Matteo Ramponi sarà il centro dell’intera creazione e il suo obiettivo quello di portare ogni fruitore dell’opera a diventare parte di un rito collettivo, consapevole che si tratti di una chiamata. Una dichiarazione di presenza. Un lamento funebre. Una ballata nuziale. Un canto di richiamo. Una scelta di accoglienza. Ispirata dalle parole profonde di Liliana Segre, la Bersani s’interroga sulle proprie responsabilità nel contesto attuale.

Raffinata ricerca sui dettagli della natura sottomarina che passano inosservati, spazi che apparentemente restano immobili, timidi. Accade anche alle persone: un tuffo nello sfondo abissale dell’uomo. La timidezza nasconde la nostra natura più recondita che, quando emerge, rivela una forza dirompente. Nel mondo subacqueo innumerevoli sono i movimenti impercettibili, sorprendenti quando diventano esplosivi.

L’Associazione Culturale Mosaico Danza, dopo l’esperienza di Interplay Digital 20/20 in cui si è trovata per necessità a ripensare il festival a distanza e in chiave digitale, decide di proseguire lo streaming, parallelamente alla programmazione in sala, lanciando un nuovo bando nazionale che coniughi la danza contemporanea con il settore audiovisivo. L’evoluzione digitale che lo spettacolo dal vivo ha sperimentato durante il lockdown nel 2020 ha spronato artisti e operatori del settore a esplorare nuovi format per il teatro, la danza e la performance, cogliendo le opportunità che lo spazio digitale oggi offre. Interplay StillDigital prosegue tale sperimentazione, promuovendo la danza contemporanea tramite creazioni video adatte e pensate appositamente per lo spazio digitale e il web. Approfondendo quindi una strada parallela e possibile per la fruizione dello spettacolo dal vivo affianco a quella tradizionale e offline nello spazio fisico dei teatri.

Vincitore del Premio StillDigital/21
RE_PLAY WIRELESS CONNECTION

Giselda Ranieri / ALDES
+ DIANE (Ilaria Scarpa e Luca Telleschi)

Vincitore del Premio StillDigital/OFF
AFTER

Giulia Cermelli + Tommaso Cavalcanti

Menzione Speciale
RIFLESSIONI

Claudia Caldarano + Giulia Lenzi

Quattro donne sull’orlo di una crisi di nervi nel bel mezzo di un pomeriggio qualunque. Momenti “bestiali” percorrono una delicata sensazione di malessere e una follia momentanea quale passione da controllare, per non essere controllati. Lungi dal voler essere lo studio di un malessere, il lavoro rappresenta, invece, la ricerca su “la rabbia da salotto”, sul panico e l’orrore che attanaglia, acceca, quando si è di fronte a ingiustizie intollerabili. Un’indagine sulla rabbia, uno stato d’animo che, pur svanendo velocemente, lascia una traccia indelebile.

SOBOTTA. Secondo la teoria di Paul MacLeen, esiste una trina formazione del cervello che ricerca le similitudini presenti tra le strutture anatomiche, la musica e lo spazio. THE SQUARE si focalizza sul sistema limbico che gestisce i confini dell’emotività volgendo lo sguardo agli arti e alla pelle, non al senso degli eventi. Due le presenze sul ring: tramite un vocabolario costruito con specifiche funzioni i danzatori riceveranno, live da una consolle audio, indicazioni sulle azioni da svolgere, dando vita a scene istantanee prive di una narrazione lineare. Lo spazio e  definito, quadrato, il tempo assume un ritmo per permettere lo svolgimento degli eventi. L’empatia richiede la compartecipazione sia da parte dell’emittente che del destinatario del messaggio.

ERROR #1 è restare permeabili. Ricerca continua di un adeguamento del proprio corpo fuori da sé, nello spazio e nel tempo, il lavoro espone un processo corporeo di apprendimento. Dalla pratica dell’abitare del qui e ora, cogliendo dettagli di un flusso inafferrabile che informano, rigenerano ed espandono momento per momento il senso e la responsabilità dell’essere presenti. Il corpo evolve sconfinando e riconoscendo il suo essere altro e complesso.

EVENTO nasce dal desiderio di trasmettere un’esperienza del corpo senza nessun tipo di filtro. Il motore è il fulmineo scambio di informazioni del duo, dove i tempi ritmici rispondono ad un impulso visivo e la geometria dello spazio muta ripetutamente. Il risultato e  l’unione delle nostre identità che generano azioni di sincronia corporea. Ogni relazione umana è una comunità di esperienze condivise tra i ricordi delle persone. La nostra relazione unica e  lo “spettacolo” e il coraggio di vivere pienamente e apertamente l’unicità di un legame irripetibile e di condividerlo con tutto il resto.

BOLERO. Un uomo appollaiato su pattini a rotelle trova lentamente la sua voce interiore, isolata nel proprio territorio. È il viaggio ritmico e personale del protagonista che riesce a riconoscersi nel mondo che abita. I pattini a rotelle diventano simbolo del rapido progresso nel nostro mondo, dell’incertezza e dell’instabilità che porta con sé ma anche del controllo e della tenacia. Il pubblico verrà condotto in una potente cavalcata sul capolavoro di Ravel.

Spettacolo selezionato per PROVE D’AUTORE XL, azione che offre a giovani coreografi emergenti della danza contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con linguaggi coreutici diversi. Ispirato alla celebre coppia di amanti Romeo e Giulietta, in scena solo una delle due figure. Il desiderio, nell’assenza materiale dell’altro, si cristallizza in pura rappresentazione. La mancanza diventa vezzo espressivo che orna e abita le dimore del narciso. Giulietta collassa in se stessa, unica e clone.

Attraverso il sonno REM (Rapid Eye Movement) che influenza l’esperienza creativa, i due performer ci permettono di entrare nel loro personale processo creativo, percorso non privo di ansia, incertezza e difficoltà. Con questo lavoro il pubblico diviene consapevole di come affrontiamo il confronto con l’ignoto e la realtà, pervasi dalla loro incoscienza.

KURUP è un duetto che ruota intorno al concetto di azione/reazione. Una prima parte di composizione istantanea è creata in base al luogo non convenzionale che si abita, in cui il tempo segue una relazione fatta di gestualità quotidiane trasformate in qualità fisica. Nella seconda parte si innesca una composizione fisica su partitura musicale che crea un disegno spaziale dinamico. L’uno di fronte all’altro, i due danzatori trasformano mente e corpo, dando vita ad una relazione che nasce da una profonda connessione.

MEETING POINT è la storia di due ragazzi – entrambi brasiliani ma di due diverse città – che, dopo 8.000 km, molte difficoltà e svariati anni, si incontrano per la prima volta, dall’altra parte del pianeta, per scoprire quanto hanno in comune. Capiranno come i destini possano incrociarsi nel labirinto della vita e come, in quel preciso momento, non si possa fare altro che trasformarsi in una nuova persona. Scopriranno un luogo dove la passione per la danza regna sovrana, in cui dalla fusione tra la Breakdance, l’Hip Hop e la danza contemporanea nasce qualcosa di completamente nuovo e indefinibile.

4CANTI nasce osservando le figure allegoriche di Bacco, Cerere, Eolo e Venere stagliarsi nel quadrilatero vuoto di una piazza: un’ode alla bellezza e al silenzio. Il danzatore offre, in un corpo, solo le istantanee delle quattro divinità in un susseguirsi di dissolvenze tra luce, suono e corpo. Il progetto è la risultante di un processo creativo: nasce come cortometraggio, transitando in forma di video istallazione per poi divenire live performance presentata al festival.

Un free style dove forza e velocità danno vita a una spirale, LOOP indaga la forza della condivisione in opposizione all’individualismo. Un’abitudine, quasi un rituale in cui i protagonisti si incontrano, dialogano creando i presupposti per far nascere una comunità. È una danza che comincia su se stessa, un duetto che parla di interazione sociale e che, nel mezzo, accumula emozioni che dilatano il tempo.