Il corpo politico e sociale protagonista
della ventunesima edizione del festival in presenza e in digitale
INTERPLAY, il festival di danza contemporanea dedicato ai fermenti della creatività italiana e internazionale, apre anche nel 2021 la stagione dei festival a Torino.
Nel 2020 INTERPLAY, fra i primi in Italia, ha trovato nel digitale una modalità per andare comunque in scena, senza fermarsi e raggiungendo con la scorsa edizione più di 13.000 utenti. A distanza di un anno la situazione è ancora incerta, ma l’esperienza acquisita permette alla ventunesima edizione INTERPLAY di pianificare e prevedere eventuali cambi di programma e di mettere in pratica le competenze raggiunte, presentando per il 2021 un progetto articolato che tiene conto di più scenari e utilizza le tecnologie a vantaggio del Festival, degli artisti e del pubblico.
INTERPLAY si conferma come punto di riferimento nel panorama italiano e anche in questa edizione seleziona e porta a Torino gli spettacoli di punta della nuova scena europea, offrendo l’opportunità ad artisti, pubblico e operatori di incontrare la giovane creatività nazionale e internazionale. La programmazione offrirà una finestra sulle poetiche artistiche del presente, alle volte esasperate e scomode, altre volte ironiche. Medium e linguaggi coreografici diversi, per indagare in modo eterogeneo il senso della vita, il nostro stare al mondo in relazione con la terra, toccati dalle emergenze che stanno cambiando il mondo. E così che la maggioranza dei coreografi porta in scena un corpo politico, che tramite la danza dichiara la necessità di cambiamento.
Raccogliendo la sfida di un anno particolare INTERPLAY presenta dal 19 maggio al 22 giugno, 20 compagnie. Un viaggio nel contemporaneo nell’auspicio di poter ospitare nei teatri aperti e in sicurezza artisti e pubblico, tra diverse geografie coreografiche, che include 13 proposte italiane, 5 compagnie europee e 2 internazionali e si svolgerà sia presenza che in digitale.
Fra le novità del 2021 una serata interamente dedicata allo streaming: i due spettacoli protagonisti saranno i vincitori del bando lanciato a fine 2020 dall’Associazione Mosaico Danza. INTERPLAY STILL DIGITAL, progetto pilota nato dopo l’esperienza della pandemia e la costrizione del lavorare senza la possibilità di raggiungere il pubblico in modo tradizionale.
Tra le ospitalità internazionali di spicco, il ritorno dell’israeliano Roy Assaf con lo spettacolo Figure No.16 (18 Giugno alla Lavanderia a Vapore): una creazione al limite della metafisica, che racconta l’invisibile con un’indagine nelle profondità dell’autore e della sua esistenza, trasportando sul palco una serie di immagini chiave del suo percorso e il Bolero di Jill Crovisier (Lux) una coreografia che sfida la tradizione portando in scena un bolero su pattini a rotelle.
Il corpo, nella sua funzione sociale e politica, è protagonista dei lavori con alcune delle più interessanti proposte dal panorama italiano come l’applauditissimo Hyenas. Forme di minotauri contemporanei della Compagnia Abbondanza / Bertoni, un ballo in maschera per sei interpreti il 1 Giugno alla Casa del Teatro mentre Silvia Gribaudi inaugura il 19 Maggio alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani il Festival con Graces – finalmente dal vivo dopo l’apertura virtuale della scorsa edizione – mettendo in scenal’ironica sfida fra un’impossibile “bellezza” assoluta e la necessità di accettarsi nella diversità. Presentati nei maggiori circuiti internazionali, i lavori di Chiara Bersani hanno nel corpo politico il loro senso profondo. Performer e autrice italiana attiva Premio Ubu come miglior performer under 35 nel 2019 per la sua opera-manifesto Gentle Unicorn, arriva a INTERPLAY con la nuova creazione Il Canto Delle Balene in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo. Enrico Panzetti & Ginevra Panzetti debuttano alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani il 21 Maggio in prima nazionale con la nuova creazione Ara! Ara! . In scena i due danz’autori si destreggiano con delle bandiere, metafora che sottende tensioni politiche, espressioni di appartenenza, affermazione e potere. Nel potente solo di Igor Urzelai e Moreno Solinas Beat (il 22 giugno alla Lavanderia a Vapore) il vocabolario di movimento si focalizza sulla comunicazione non verbale, appropriandosene e plasmandola coreograficamente.
Quest’anno INTERPLAY ha voluto dare uno spazio speciale agli artisti emergenti della scena nazionale nel pieno rispetto di una vocazione sempre presente ma ancora più necessaria in un momento così difficile, in cui proprio gli artisti più giovani hanno sofferto la quasi completa mancanza di occasioni. Indicati dalla critica come realtà di punta della scena nazionale per l’originalità delle scelte coreografiche e capacità autoriale, il Festival mette in programma sei compagnie selezionate alla Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2020 del Network Anticorpi XL.
Mosaicodanza ha voluto rispettare gli impegni presi nel 2020, continuando a sostenere il più possibile anche le compagnie non italiane: nel programma di questa edizione di INTERPLAY trovano così spazio alcuni spettacoli outdoor previsti per l’edizione scorsa, riprogrammati nel mese di giugno alla Lavanderia a Vapore. Uno di questi è Meeting Point del coreografo spagnolo Asier Zabaleta. Anche il potente lavoro di danza urbana Loop del duo russo Farforyo diretto da Evgeniy Melentiev trova spazio in chiusura del Festival il 22 Giugno.
<!– Non si può introdurre le progettualità 2021 senza partire dal 2020. La pandemia ha cambiato lo scenario obbligandoci a riflettere su noi stessi, la società e il mondo, mettendoci di fronte a problematiche enormi. In questo contesto, che ci ha colti totalmente impreparati, siamo stati per la prima volta obbligati a ripensare il progetto artistico adattandolo più volte all’emergenza in corso. Attualmente gli scenari sono ancora incerti ma questa volta l’emergenza non ci coglie di sorpresa. L’esperienza acquisita ci permette di pianificare da subito eventuali cambi di programma e, in particolare, di mettere in pratica le competenze acquisite, costruendo un progetto articolato che tenga conto di più scenari e sappia utilizzare le tecnologie a vantaggio del Festival, degli artisti e del pubblico. Nel 2020, quando non siamo riusciti a operare in presenza, abbiamo studiato nuove modalità per andare comunque in scena, senza mai fermarci e raggiungendo più di 13.000 utenti. Tramite questionari mirati e format on line abbiamo raccolto feedback molto utili dal pubblico: oggi sappiamo che lo scopo è proseguire per arrivare oltre gli obiettivi raggiunti. La programmazione prevedrà sia gli spettacoli in presenza presso i teatri che ospitano il festival che lo streaming in contemporanea agli eventi con ingresso a pagamento in entrambe le modalità.
IL CONTESTO
INTERPLAY, punto di riferimento per la Città di Torino e il panorama italiano, è un festival attivo da 21 anni. Seleziona gli spettacoli di punta della nuova scena europea offrendo l’opportunità ad artisti, pubblico e operatori di incontrare la giovane creatività nazionale e internazionale. Una finestra sulle poetiche artistiche del presente, a volte esasperate e scomode, altre ironiche di cui Interplay segue e condivide gli orientamenti, creando opportunità di visibilità.
Gli artisti di Interplay fanno parte di compagnie affermate emergenti, cui si affiancano le nuove generazioni della danza contemporanea. Attraverso peculiari scelte estetiche, coraggiose e rigorose, ci traghettano verso nuove dimensioni coreografiche avvicinandoci a territori poco esplorati.
LA STRATEGIA
L’urgenza dei tempi che viviamo esprime la necessità di una progettualità culturale che sia parte di un radicamento del tessuto metropolitano e, parallelamente, della imprescindibile complicità delle realtà territoriali che vi operano. Siamo consapevoli, ora più che mai, di quanto fondamentale sia che i progetti abbraccino le criticità del mondo facendosene portavoce: l’ambiente e il sociale. La complessità del presente deve incontrare e contaminarsi con le realtà di un territorio, per non perdere il proprio senso e la sua funzione sociale e di ricaduta nell’ecosistema. Negli anni Mosaico Danza ha trovato questa complicità nella condivisione di diverse azioni a sostegno della giovane creatività con più soggetti del territorio locale, nazionale e internazionale, contemporaneamente aprendosi a progetti #green innovativi. Networking, collaborazioni, scambi e residenze sono oggi i mezzi di una progettazione culturale allargata che inventa nuove occasioni per artisti emergenti e affermati e allo stesso tempo offre al pubblico nuovi strumenti per apprezzarli. La nostra mission incrementa la responsabilità sociale della nostra impresa a favore della comunità, attivando azioni che contribuiscano a incentivare le competenze sia tra gli artisti che all’interno del team di lavoro così da favorire lo sviluppo di un sistema culturale che agevoli la partecipazione attiva dei cittadini e l’avvicinamento degli stakeholder alle pratiche culturali. Parallelamente siamo in prima linea nella lotta all’inquinamento INVESTENDO in progetti #green. Dal 2019, infatti, sosteniamo TREEDOM, BIORFARM (adozione e piantumazione di alberi nel mondo) e dal 2020 4OCEAN (una Public Benefit Corporation e Certified B Corp che raccoglie, con metodi innovativi, plastica e spazzatura nell’oceano e sui fiumi). I loro progetti appoggiano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), una raccolta di 17 obiettivi globali stabiliti dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire prosperità per tutti nell’ambito di una nuova agenda per lo sviluppo sostenibile. SOSTENERE I LORO PROGETTI e COMUNICARLI ai nostri STAKEHLODERS è un modo per tentare di COMPENSARE, almeno in parte, L’INQUINAMENTO CHE INVOLONTARIAMENTE PRODUCIAMO.
IL PROGETTO ARTISTICO
Raccogliendo la sfida di un anno particolare Interplay programma 20 compagnie di cui 13 italiane e 7 straniere, due extraEu. Il viaggio tra le diverse geografie coreografiche quest’anno prevede anche una serata dedicata a spettacoli in digitale. Due spettacoli nasceranno appositamente per lo streaming, grazie al bando lanciato a fine 2020 dall’Associazione Mosaico Danza: INTERPLAY STILLDIGITAL. Progetto pilota nato dopo l’esperienza pandemica e la conseguente costrizione al lavoro in teatri chiusi senza la presenza del pubblico. Due progetti inediti, selezionati da un’apposita giuria di esperti, confluiranno a metà maggio in un mediometraggio per Interplay StillDigital/2021 e un cortometraggio per la sezione Off. L’artista vincitrice della sezione principale è GISELDA RANIERI con il collettivo di videomaker DIANE: RE_PLAY WIRELESS CONNECTION mette in relazione spazio scenico e spazio mediale tra sperimentazione coreografica e riflessione sul formato digitale. GIULIA CERMELLI e TOMMASO CAVALCANTI sono invece i vincitori della sezione Off, con il progetto AFTER, che tratta il tema della solitudine in periodo pandemico attraverso l’utilizzo sapiente dello spazio urbano e del video. Infine, la giuria ha deciso di assegnare una Menzione Speciale alla coreografa CLAUDIA CALDARANO e alla videomaker GIULIA LENZI per il trailer RIFLESSIONI, una coreografia giocata sulla deformazione dell’immagine e una qualità danzante del montaggio, che verrà trasmesso durante il Festival. Gli artisti hanno così la possibilità di cimentarsi liberamente nella ricerca di nuove modalità espressive, utilizzando non solo il corpo quale unico protagonista (come avverrebbe in una normale ripresa di uno spettacolo) ma anche integrando le nuove tecnologie audiovisive all’interno dello spettacolo stesso, così da valorizzare e dare nuovo respiro creativo alla coreografia.
Con il vivo augurio che le porte dei teatri si aprano, l’OPENING di INTERPLAY è prevista per il 19 maggio alla Casa del Teatro per proseguire la programmazione completa sino al 22 giugno presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO). Il Festival conferma, nella sua ventunesima edizione, la vocazione internazionale accogliendo 7 spettacoli di autori stranieri, offrendo largo spazio alle realtà nazionali attraverso l’ospitalità di 6 compagnie affermate e 6 emergenti. Previsto poi un progetto multidisciplinare site specific che vede la collaborazione tra l’italo-polacca GOSIA TURZENIECKA, artista visiva, e la perfomer CHIARA BERSANI (20 maggio/Lavanderia a Vapore).
Molteplici linguaggi coreografici indagano in maniera eterogenea il senso della vita, il nostro modo vivere sulla terra e in relazione all’umanità in un delicato momento di emergenza che sta cambiando il mondo stesso in cui viviamo. I coreografi portano in scena un corpo politico che, tramite la danza, dichiara l’urgenza della necessità di un cambiamento non più procrastinabile.
Come testimoniato, ad esempio, dall’applauditissimo HYENAS della compagnia ABBONDANZA/BERTONI: un ballo in maschera per 6 interpreti – ospite di Interplay il 1° giugno / Casa del Teatro. Una metafora che mette in scena volti dell’umanità contemporanea e la sua fondamentale incapacità al silenzio. Se il volto è il teatro dell’uomo, la maschera è la scenografia che lo copre. Il viso appare di faccia, si chiama “la faccia” e per questo può scegliere di essere “di facciata” o sfacciato. Senza faccia. Con una maschera, quindi. Indaghiamo la relazione tra questi due “visi”, uno nudo e uno mascherato, dando forma e sviluppo alla tensione tra la rigidità della maschera e il segreto che dietro si cela. La compagnia Abbondanza/Bertoni, fondata nei primi anni Novanta, è riconosciuta come una delle realtà artistiche più prolifiche e significative del panorama italiano. In qualità di coreografi ospiti creano le coreografie per il Teatro dell’Opera di Roma e la compagnia Aterballetto; lavorano con i registi M. Baliani, N. Garella, R. Guicciardini e con i musicisti John Surman, Steve Lacy, Michel Portal, Barre Phillips; partecipano al film di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola (’95) e sono tra i protagonisti delle coreografie create per “Vieni via con me”, trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano, in onda su Rai Tre (2010). Firmano e interpretano più di trenta creazioni; vincono il premio Danza & Danza “migliori interpreti” e per “La morte e la fanciulla”, il premio Cascina per la coreografia, e il premio ETI-Stregagatto con lo spettacolo Romanzo d’infanzia, che ha superato le 600 repliche nelle quattro versioni: italiana, inglese, francese, portoghese.
Non da meno la coreografa SILVIA GRIBAUDI, che inaugura con GRACES la ventunesima edizione del festival (19 maggio/Casa del Teatro). Un lavoro che porta in scena la sfida dell’ironica supremazia per un’impossibile “bellezza” assoluta e della necessità di accettarsi nella diversità. Premio del pubblico e giura per la Giovane Danza d’Autore nel 2009 con A corpo Libero, finalista al Premio Ubu e al Premio Rete Critica con R.OSA, Silvia Gribaudi debutta con Graces nel 2019 vincitore di CollaborAction#4, Premio Danza&Danza 2019 come Produzione Italiana, selezionato da NID Platform, finalista al premio Rete Critica 2019, una creazione per 3 giovani performer che prosegue la ricerca sul valore artistico, sociale, intellettuale dello humor e del corpo. Gribaudi è l’italiana selezionata per il progetto internazionale Étape Danse 2019, a cura di MosaicoDanza, Fabrik Potsdam (DE) e Theatre de Nimes (FR).
Presentati nei maggiori circuiti internazionali, anche i lavori di CHIARA BERSANI si basano sul concetto di Corpo Politico. Performer e autrice italiana attiva nella performing art, nel teatro e nella danza di ricerca, grazie alla lunga collaborazione con Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro 2019), al primo premio Total Theatre Awards e al Premio Ubu come miglior performer under 35 per la sua opera-manifesto Gentle Unicorn, ha avuto e continua ad avere grande successo di pubblico e critica. Al festival con la nuova creazione IL CANTO DELLE BALENE per 1 interprete (20 maggio/ Lavanderia a Vapore/ospitato in collaborazione con Piemonte dal Vivo), ispirato ai messaggi profondi di Liliana Segre, la Bersani si interroga sulle problematiche del contesto attuale.
Il siciliano GIUSEPPE MUSCARELLO, artista meno noto ma con un percorso significativo è ospite in diverse rassegne e festival, tra cui Fabbrica Europa a Firenze, Inequilibrio / Armunia a Castiglioncello, al Piccolo di Milano, solo per citarne alcuni. Presenta, per Interplay, il solo 4CANTI con musica originale composta dal musicista Pierfrancesco Mucari (19 giugno/Lavanderia a Vapore). Lo spettacolo è un’ode alla bellezza e al silenzio tramite una partitura coreografica frammentata che si espande formando linee di confine disarticolate e policentriche, che rimandano ad antichi retaggi popolari.
Più giovani ma con percorsi altrettanto significativi sono Ginevra Panzetti & Enrico Ticconi e Igor Urzelai & Moreno Slinas, abituati a lavorare tra l’Italia e l’estero, sono riusciti ad affermarsi e a perseguire una ricerca poetica profonda e coerente anche grazie al sostegno economico ottenuto da enti internazionali.
ARA!ARA! di GINEVRA PANZETTI ed ENRICO TICCONI debutta al Festival il 21 maggio in prima nazionale (Casa del Teatro), raccontandoci storie di conflitti e potere. In scena i due danz’autori si destreggiano con grandi bandiere, ricordandoci che in tempi antichi i segni grafici e gli accostamenti di colore sulle armature nascevano per l’esigenza bellica di identificare le diverse fazioni durante gli scontri. La bandiera diventa metafora che sottende tensioni politiche, espressioni di appartenenza, affermazione e potere. Compagnia mid carreer di spicco, lavora tra Berlino e Torino. Nel 2019 vince con la performance site specific Jardin / Arsenale il premio Arte Laguna 13 nella sezione performance e video arte, la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano con il quale realizzano il loro ultimo lavoro AeReA, il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e vengono nominati “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz – Zeitschrift für BalletTanz und Performance. Con il lavoro Harleking sono stati selezionati dalla piattaforma europea Aerowaves Twenty 19, dalla New Italian Dance (NID) Platform e dalla piattaforma della danza tedesca Tanzplatform Deutschland 2020
BEAT di IGOR URZELAI e MORENO SOLINAS (22 giugno/Lavanderia a Vapore) nasce dall’esigenza di mettere in discussione l’appartenere a una generazione cresciuta con la promessa d’infinite possibilità. Il vocabolario di movimento si focalizza sulla comunicazione non verbale, appropriandosene e plasmandola coreograficamente. In scena la performer agisce sotto i riflettori manovrati al ritmo musicale live da DJ e designer luci. Igor Urzelai (Spagna) e Moreno Solinas (Italia) studiano alla London Contemporary Dance School di Londra iniziando a collaborare nel 2007. Co-fondano ‘BLOOM! dance collective’ nel 2009 e Hiru Dance Org. Del 2012 è la fondazione di Igor x Moreno, compagnia di danza contemporanea che ha base tra Londra e Sassari. Dalla sua formazione la compagnia ha girato numerosi lavori, incontrando successo di pubblico e critica. Per citarne alcuni: Idiot-Syncracy (2013) presentato anche a Interplay A Room For All Of Our Tomorrows (2015), Andante (2017), Limited Celestial Space (2019) e BEAT (2019). Nel corso degli anni è stata nominata in diversi premi, tra i quali Total Theatre Award per la Danza e i National Dance Awards in Inghilterra, e promossa da numerose piattaforme internazionali come il British Council Showcase, Aerowaves, British Dance Edition e la NID platform in Italia.
Quest’anno il Festival ha voluto offrire uno spazio speciale agli ARTISTI EMERGENTI della scena nazionale, affiancando alle 6 realtà affermate 6 danz’autori emergenti. CONDIZIONE NECESSARIA al know-how di Interplay in un momento così difficile in cui proprio gli artisti più giovani soffrono un’ulteriore discriminazione. Indicati dalla critica come REALTÀ DI PUNTA della scena nazionale per l’originalità delle scelte coreografiche e capacità autoriale, gli artisti programmati sono stati selezionati alla Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2020.
Il duo firmato da NICOLA SIMONE CISTERNINO presenta SOBOTTA-THE SQUARE. Sul palco i magnifici Jari Boldrini e Sara Sguotti si affrontano, come su un ring, sfidandosi nel costruire scene istantanee prive di una narrazione lineare, toccando diversi spettri emotivi (27 maggio/Lavanderia a Vapore). Cisternino lavora da professionista prima con la compagnia Petrillo Danza, poi Virgilio Sieni. Collabora con Ritmi Sotterranei, Collettivo Cani, Mda danza, MuxArte, Kinkaleri, Piergiorgio Milano, Abbondanza/Bertoni, Cristina Rizzo, Company Blu e Silvia Gribaudi. Finalista del premio DNA appunti coreografici 2018, con lo spettacolo SOBOTTA è anche selezionato anche all’interno della Vetrina della giovane danza d’autore/Network Anticorpi XL/ Festival Ammutinamenti di Ravenna. Vince il bando NaoCrea 2019 ed è programmato al Nao performing festival 2019 di Ariella Vidach al Festival MestreMonAmour 2019 e festival Direzioni altre di Cie Twain.
JARI BOLDRINI e GIULIO PETRUCCI firmano lo spettacolo EVENTO con cui vincono il Premio Danza&Danza 2020 come migliori interpreti. Lo spettacolo nasce dal desiderio di trasmettere un’esperienza del corpo senza nessun tipo di filtro. Il motore è il fulmineo scambio d’informazioni del duo, dove i tempi ritmici rispondono ad un impulso visivo e la geometria dello spazio muta ripetutamente (9 giugno/Casa del Teatro). Interpreti e coreografi collaborano singolarmente con diverse realtà italiane e internazionali, collezionando esperienze in comune con gli autori Fabrizio Favale, CrisDna K. Rizzo, Virgilio Sieni e Stefano Questorio. Nel 2020 ottengono il sostegno di Nexus Factory di Simona Bertozzi, con il progetto “Evento” sono selezionati alla Vetrina Anticorpi XL 2020, ad Anghiari Dance Hub 2020, al PREMIO Twain_Direzioni.
NICOLAS GRIMALDI CAPITELLO è autore, performer e socio dell’Ass. Cornelia. Lavora con la compagnia belga Ultima Vez di Wim Vandekeybus, Dimitris Papaioannou, Olivier Dubois, Abbondanza/Bertoni e Nicola Galli/TIR Danza. KURUP, spettacolo vincitore del PREMIO New Dance Generation, PREMIO e menzione speciale Danzare il Borgo, in programma il 18 giugno alla Lavanderia a Vapore, è stato inoltre selezionato per Danza Urbana XL 2020.
LUCREZIA GABRIELI, dopo una formazione all’estero, partecipa nel 2018 a festival ed eventi con brevi performances, presentando il primo assolo “millimetro cubo” a Fabbrica Europa PlatformA35. Nel 2019 è selezionata con il suo secondo lavoro per “Anghiari Dance Hub 2019” con il progetto STRETCHING ONE’S, programmato a Interplay il 19 giugno alla Lavanderia a Vapore. Prendendo ispirazione dall’opera d’arte Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) di Mark Rothko, nei toni del blu, verde e giallo, l’autrice esplora con il linguaggio coreografico il carattere individualista dell’uomo, utilizzando la scarpa da punta. Qui usata non per nostalgia del passato ma come strumento ancora da esplorare e, cambiandone l’approccio, utilizzata per cercare nuove possibilità di movimento in cui è semplice prolungamento del corpo alla ricerca di un suo equilibrio.
MARTINA GAMBARDELLA è una giovane perfomer che si forma alla Northern School of Contemporary Dance di Leedsin Uk quindi a Berlino all’Axis Syllabus International Research Community Hub, conseguendo il Diploma in Developing Artistic Practice alla London Contemporary Dance School. Per la prima volta a Interplay porta ERROR #1 selezionato dal Network Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2020, si distingue sulla scena per la capacità di giocare sulla variazione di ritmo e di energia (27 maggio/Lavanderia a Vapore).
SARA SGUOTTI è un’interprete apprezzata negli spettacoli di danza con Virgilio Sieni, Anton Lachky, Roberto Magro, Cristina Rizzo e Simona Bertozzi. Inizia il suo percorso personale con S. Rituale (duetto)/S.SOLO (solo) con il quale vince il PREMIO Corto in Danza e il bando DNA appunti coreografici 2017, debuttando al Festival Roma Europa nel 2018. Nel 2016 dà inizio, insieme a Nicola Simone Cisternino, al progetto SA.NI. e con Tuttuno sono tra i VINCITORI del bando l’Italia dei Visionari 2017, del bando Cura 2017, oltre ad essere selezionati per la Vetrina Anticorpi XL 2017. Nel 2019 Sara comincia una ricerca sul “rapporto con il pubblico” tramite un assolo chiamato SOME OTHER PLACE (19 maggio alla Casa del Teatro). Qui il dispositivo coreografico crea un movimento disorganizzato in cui la performer si offre allo sguardo degli spettatori cercando di coinvolgerli e portarli come passeggeri in un processo intimo e labirintico in continuo adattamento.
Le OSPITALITA’ INTERNAZIONALI permettono uno sguardo su poetiche e linguaggi molto diversi tra loro. Spicca fra i tanti l’israeliano ROY ASSAF, con lo spettacolo FIGURE NO.16 (18 giugno/Lavanderia a Vapore). Presentato per la prima volta a dicembre 2020 all’interno della prestigiosa manifestazione Tel Aviv INTERNATIONAL EXPOSURE, si tratta di una performance al limite della metafisica, che racconta l’invisibile con un’indagine nelle profondità dell’autore e della sua esistenza, trasportando sul palco una serie di immagini chiave del suo percorso. Roy Assaf ha lasciato il segno in tutto il mondo, lavorando con realtà rinomate come il Théâtre National de Chaillot, la Biennale di Venezia, il Los Angeles Dance Project (LADP), The Royal Swedish Ballet, la Batsheva Dance Company e la Julliard School di New York, vincendo nel 2016 il PREMIO Danza&Danza come miglior autore straniero.
Singolare è la formazione di ELÍAS AGUIRRE, artista spagnolo laureato in Belle Arti presso l’Università Complutense di Madrid, poi al Royal Professional Dance Conservatory di Madrid, conseguendo un Master in Performing Arts presso l’Università Rey Juan Carlos. Regista di documentari sulla natura e coreografo, Aguirre unisce queste due passioni in PEZ ESFINGE, lavoro di ricerca sui dettagli della natura sottomarina, che lo vede in scena con il magnifico CHEY JURADO, ammirato al festival con un lavoro in urbano nel 2019. Un tuffo nello sfondo abissale umano, dove i momenti impercettibili della flora sottomarina diventano metafora della timidezza umana, pronta a esplodere in pura energia (21 maggio/Casa del Teatro).
Energico, veloce e dinamico il BOLERO di JILL CROVISIER (LUX). Una coreografia su pattini a rotelle in cui il protagonista si muove all’interno di un piccolo spazio di un metro quadrato, seguendo il ritmo incalzante del capolavoro di Ravel e cercando la sua dimensione in un mondo che è sempre troppo veloce (12 giugno/Lavanderia a Vapore). Jill Crovisier si è formata al Conservatorio della città di Esch sur Alzette prima di proseguire i suoi studi in Cina, Francia, Stati Uniti, Indonesia e Israele. È inoltre danzatrice e insegnante.
OUT OF THE BLUE è una performance sulla realtà del sogno proposta come esperienza immersiva a coinvolgimento del pubblico (12 Giugno/Lavanderia a Vapore). Le performer accompagnano il pubblico nel mondo dell’incoscienza vista come spinta creativa, ricreando una sensazione simile a quella che si prova nell’entrare in un sogno. DANIELLE HUYGHE e ALEXANDRA VERSCHUUREN, due giovani danzatrici e coreografe dei Paesi Bassi, hanno lavorato con artisti affermati come Dario Tortorelli, Caroline Finn, Ann Van den Broeck e Anton Lachky e studiato alla prestigiosa scuola di danza contemporanea P.A.R.T.S. di Brussels. Hanno costruito questo lavoro durante una residenza al Dansateliers di Rotterdam, RISULTANDO VINCITRICI DEL 1° PREMIO come migliore coreografia al 25Masdanza (Gran Canaria) e finalista del Festival 10 Sentidos (Valencia).
L’Associazione ha voluto rispettare gli impegni presi nel 2020, aiutando il più possibile anche le compagnie non italiane: per questo ha deciso di recuperare alcuni spettacoli OUTDOOR previsti per l’edizione scorsa, riprogrammandoli nel mese di giugno presso la Lavanderia a Vapore.
Tra questi MEETING POINT di ASIER ZABALETA (19 giugno/Lavanderia a Vapore) che, dopo aver lavorato come interprete per diverse compagnie, nel 2004 crea la compagnia ERTZA, con l’obiettivo di trovare un nuovo spazio in cui diverse discipline artistiche possano collaborare con l’espressione fisica. Le sue opere sono state ammirate in Cina, Filippine, Brasile, Perù, Costa Rica, Russia, El Salvador, Messico, Israele, Europa e Africa. Con Ego ha vinto il premio come Miglior coreografia contemporanea a Chelyabinsk (Russia) e due nomination per Golden Mask of Russia (Premi nazionali russi di danza e teatro) nella categoria Migliore Produzione di danza contemporanea e Miglior Coreografo, e il Max Price come Miglior Spettacolo di strada con Meeting Point.
Altro lavoro riprogrammato dal 2020 è LOOP del duo russo FARFORYO diretto da EVGENIY MELENTIEV (22 giungo/Lavanderia a Vapore). Nel suo progetto artistico la danza è concepita come un nuovo modo di interagire con l’ambiente e i suoi elementi: letteratura, arte, architettura, strade, moda, persone, con cui creare un dialogo sempre diverso basato sull’improvvisazione. Nell’ultimo anno Loop è stato presentato in diversi festival di danza urbana internazionali, tra cui il 24MasDanza delle isole Canarie, al Danzad Danzad Malditos (Pamplona, Spagna) e VDNKH StreetFfestival Rhytm of the City (Mosca, Russia).
SINERGIE E COLLABORAZIONI SUL TERRITORIO DI RESPIRO INTERNAZIONALE
> I progetti ExtraFestival di Interplay
Nell’ottica di rafforzare le collaborazioni con le realtà del territorio e di condividere progetti realizzati in partnership, il festival incrocia altre realtà strutturando percorsi comuni, al fine di sostenere sia giovani coreografi che di media carriera.
> ÉTAPE DANSE è un progetto trilaterale per residenze coreografiche internazionali che mira a promuovere le nuove, promettenti creazioni di significativi coreografi della scena contemporanea provenienti da Francia, Germania e Italia. Il programma, avviato dal Bureau du Théâtre et de la Danse à Berlin, nasce dalla collaborazione tra Fabrik Potsdam, La Maison centre de développement chorégraphique national Uzès Gard Occitanie, Théâtre de Nîmes a cui si aggiunge da dicembre 2018 l’Associazione Mosaico Danza. Dal 2019 Mosaico Danza coinvolge la Lavanderia a Vapore/ Centro di Residenza per danza con la Fondazione Piemonte dal Vivo, al fine di rendere sostenibile il progetto, fornendo agli artisti selezionati uno spazio di lavoro professionale, contribuendo alla loro crescita artistica, e favorendo il dialogo interculturale tra gli artisti ospiti e le compagnie locali. Dal 2021 Interplay coinvolge anche Torinodanza Festival, Fondazione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, incrementando ulteriormente il supporto economico a sostegno della danza contemporanea. Il progetto sviluppa così al meglio la sua vocazione internazionale, arrivando a sostenere ogni anno tre talentuose compagnie selezionate: una francese, una tedesca e una italiana. Per il 2021, dopo aver sostenuto negli anni Silvia Gribaudi ed Enrico&Ginevra, ha aiutato Carlo Massari con il progetto Right.
> Si rinnova la collaborazione con la CASA DEL TEATRO DI TORINO e la LAVANDERIA A VAPORE di COLLEGNO che, nonostante la criticità causata dalla pandemia e la conseguente chiusura dei teatri (rendendo molto più difficoltoso trovare teatri disponibili per le date richieste), hanno offerto i propri spazi per ospitare gli spettacoli del festival. Sempre con l’obiettivo di condividere progettualità e risorse economiche finalizzate a una ricaduta sul territorio, replichiamo la collaborazione con la rassegna PALCOSCENICO DANZA diretta da PAOLO MOHOVICH e la Fondazione Teatro Piemonte Europa/TPE. Lo scopo è sostenere la co-produzione di un giovane coreografo del territorio locale, tramite l’offerta di residenze, feedback durante il processo creativo e sostegni alla produzione, dando l’opportunità di essere programmato all’interno delle nostre manifestazioni. La scelta di quest’anno è stata per giovane DANIELE SALVITTO. Rinnoviamo anche quest’anno la collaborazione con il Festival MIRABILIA per la condivisione e la promozione del linguaggio del contemporaneo in spazi non teatrali. Nuova collaborazione con la rassegna INCANTI – teatro di figura, diretta da Alberto Jona, è prevista nel 2021 attraverso l’ospitalità condivisa dello spettacolo di danza Nudità di Virgilio Sieni.
PROGETTI IN NETWORK > CROSSING THE SEA + RETE ANTICORPI XL
Mosaico Danza è dal 2007 partner di ANTICORPI XL la più grande rete italiana formata da Festival, Rassegne e Circuiti a sostegno dei giovani danz’autori. Ventidue gli artisti piemontesi selezionati in 13 anni di collaborazione con la Vetrina Anticorpi XL.
Le azioni a cui Mosaico Danza partecipa sono: VETRINA DELLA GIOVANE DANZA D’AUTORE, COLLABORACTION, PROVE D’AUTORE e NUOVE TRAIETTORIE
CROSSING THE SEA 2018/2019 + 2020/2021, vincitore della prima e della seconda edizione del bando Boarding Pass Plus del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – è un progetto di internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo nato con lo scopo di creare e consolidare collaborazioni di lungo termine tra Italia, Medio Oriente e Asia, coinvolgendo 18 partner internazionali. I 7 partner italiani, di cui Marche Teatro è il capofila, hanno avviato un percorso rivolto a giovani artisti e operatori del settore finalizzato a promuovere occasioni di networking,
Condividere buone pratiche, favorire coproduzioni internazionali, scambi bilaterali, incentivando la partecipazione a piattaforme asiatiche e meeting internazionali, sviluppando al contempo nuove progettualità condivise ed efficiente flusso d’informazioni tra professionisti del settore.
#INTERPLAYGREEN
UN FESTIVAL ECOSOSTENIBILE > VOGLIAMO COMPENSARE l’INQUINAMENTO che generiamo
Progetti di buone pratiche green
L’Associazione Mosaico Danza ha cercato di capire come fare propria l’emergenza ambientale, tema ogni giorno più attuale che richiede un investimento sia da parte dei cittadini che, e soprattutto, da parte di Enti, Aziende e Associazioni. Attivare azioni che COMPENSINO l’INQUINAMENTO CHE GENERIAMO con le nostre iniziative: questa la nostra motivazione.
Abbiamo scelto di agire direttamente fugando l’idea che siano gli artisti per primi a dover modificare la loro poetica (ad esempio creando spettacoli ad hoc sul cambiamento climatico da inserire nel nostro cartellone al fine di sensibilizzare il nostro pubblico alle problematiche ambientali). Ci siamo messi in prima linea nella lotta all’inquinamento INVESTENDO in progetti green. Per farlo il team del Festival ha intrapreso un’attenta indagine di mercato, confrontando diverse piattaforme che pongono al centro della loro attenzione l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento. Da qui la nostra scelta #green: i ricercatori e gli scienziati hanno dimostrato che per salvare il pianeta ogni abitante della terra dovrebbe piantare un albero.
Noi abbiamo deciso di cominciare così. Abbiamo incontrato gli organizzatori di TREEDOM, BIORFARM e 4OCEAN che appoggiano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), una raccolta di 17 obiettivi globali stabiliti dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire prosperità per tutti nell’ambito di una nuova agenda per lo sviluppo sostenibile.
TREEDOM e BIORFARM presentano tra i loro scopi quelli di riassorbire la CO2, aumentare le zone verdi e incentivare il lavoro dei piccoli contadini e agricoltori in Italia e nel mondo. Tutti gli alberi fanno bene all’ambiente: assorbono CO2, emettono ossigeno, favoriscono la biodiversità e molto altro.
Nello specifico BIORFARM sostiene piccole aziende agricole italiane aiutando i contadini e invitando i cittadini ad adottare uno e più alberi da frutta.
TREEDOM sostiene la piantumazione di alberi in Asia, Africa, Sud America e Italia, contribuendo al raggiungimento di 10 Obiettivi per garantire un futuro sostenibile. Tutti gli alberi piantati con il progetto di TREEDOM GREEN START hanno vari scopi: il miglioramento del suolo, l’uso delle foglie come mangime per il bestiame, il consumo dei frutti, l’utilizzo per la medicina tradizionale, il ripopolamento di varie specie animali e la protezione dal vento riducendo così l’evaporazione dell’acqua dal suolo.
Interplay green&blue
4OCEAN è una Public Benefit Corporation e Certified B Corp che raccoglie, con metodi innovativi, plastica e spazzatura nell’oceano e sui fiumi. L’associazione è fondata sulla convinzione che il business possa essere una forza positiva e che le azioni delle singole persone, collettivamente, abbiano il potere di cambiare il mondo. Gli equipaggi dedicati pesano, fotografano e inseriscono nel TrashTracker il materiale raccolto prima di essere trasportato alle basi operative regionali. In ogni base la plastica viene ordinata per tipo, colore e condizione prima di essere inviata ai partner di riciclaggio per la sfaldatura, il lavaggio e la pellettizzazione. Questi pellet sono la materia prima usata per i prodotti 4OCEAN.
Sebbene il riciclaggio sia la massima priorità, ci sono alcuni materiali che sono troppo contaminati, deteriorati o economicamente svantaggiosi da riciclare in alcuni paesi. Il team collabora con varie strutture locali per trovare il metodo di smaltimento più sostenibile anche per quei materiali.
In totale il Festival ha acquistato 50 alberi, favorendo il riassorbimento di CO2 per circa 10 tonnellate, e 10 kg di plastica dalle acque del mare e dei fiumi. È per tutti noi del Festival motivo di orgoglio che gli spettatori, i cittadini, gli artisti e la comunità in genere conoscano la possibilità di FARE LA DIFFERENZA aderendo, attraverso il coinvolgimento responsabile diretto, ai progetti delle piattaforme da noi sposati.
Grazie a queste collaborazioni sarà possibile incentivare e sostenere progetti ambientali a livello locale, nazionale e internazionale, volti anche al supporto della biodiversità e al rispetto dell’etica lavorativa. Ogni iniziativa verrà condivisa e promossa dal Festival tramite l’hashtag #INTERPLAYGREEN.
Un festival attento da sempre
Nel 2018 Interplay ha dedicato un’attenzione particolare al mondo arabo, aderendo al progetto FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS, nato con l’obiettivo di facilitare la mobilità, il dialogo interculturale e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti arabi e le realtà del territorio italiano. Per l’occasione sono stati realizzati momenti d’incontro, sessioni di lavoro e serate di spettacolo. Il 25 maggio di quell’anno, a conclusione dello spettacolo DISPLACEMENT dell’artista siriano MITHKAL ALZGHAIR, si è tenuto un incontro tra il pubblico e il coreografo in collaborazione con il DAMS/UniTO, coordinato dalla studiosa e docente di storia della Danza Susanne Franco con la presenza di una delegazione di MEDICI SENZA FRONTIERE cui è stato devoluto parte del dell’incasso della serata (e che noi stessi come Festival sosteniamo con una donazione fissa mensile).
FORMAZIONE DEL PUBBLICO
In ventisei anni di attività Mosaico Danza ha organizzato manifestazioni e progetti che hanno contribuito a riportare l’attenzione sul linguaggio del contemporaneo, sui giovani coreografi e sulla necessità di dare vita a nuovi spazi dedicati alla creazione (dalla rassegna CONTRAPPUNTI /spettacoli in luoghi d’arte – 1994-2003; ai progetti della rassegna INSIDE/ OFF – 2007/2017, residenze e progetti in network a sostegno dei giovani coreografi). Molteplici sono state le iniziative, declinate in modalità differenti, volte alla “FORMAZIONE DEL PUBBLICO”: il coinvolgimento dei critici militanti del collettivo ALTRE VELOCITÀ negli anni 2000, tramite laboratori per spettatori critici attivi, e successivamente per il progetto realizzato in partnership con la rivista di spettacolo dal vivo Krapp’s Last Post, dedicato a giovani adolescenti delle scuole secondarie e agli studenti universitari; Youngest Critics for Dance/YC4D, realizzato in partnership con il Dams/UniTo. Cercando nuove modalità e connessioni diverse con i soggetti del territorio, finalizzate a coinvolgere un nuovo pubblico, l’associazione ha inaugurato nel 2019 il progetto pilota di “INCLUSIONE COREOGRAFICA” per i palchi metropolitani “INTERPLAY DIFFUSO”. La nuova sezione del festival ha portato la danza fuori dai teatri con la volontà di sperimentare una diversa progettualità per un nuovo pubblico. In questa linea lavora la programmazione di affermate compagnie nazionali e interazionali (sempre e solo per la sezione di danza in urbano) chiedendo che si affianchino a performance con danzatori professionisti e non, diretti da coreografi di chiara fama, in un progetto di INCLUSIONE COREOGRAFICA. Brevi performance, minipillole di danza site specific, esportabili in contesti urbani insoliti. La Pandemia ha bloccato il progetto che verrà ripreso nel momento in cui si potrà tornare a una certa normalità. Nonostante la chiusura dei teatri, accanto a progetti più tradizionali, nel 2020 abbiamo quindi dovuto trovare nuove strategie per andare in scena e per raggiungere il pubblico.
Nonostante le complicazioni sorte con l’emergenza Covid-19 Interplay 20/20 è riuscito ad accrescere i suoi canali di comunicazione aumentando il traffico sui suoi social network (Facebook, Instagram, YouTube, Twitter) e sul suo sito web, grazie a un piano di comunicazione strategico che ha iniziato a incrementarsi dal febbraio 2020 attraverso l’attuazione di differenti azioni. L’obiettivo è stato mantenere viva e attiva l’attenzione sullo spettacolo dal vivo, cercando di trasmettere un senso di vicinanza e di empatia col nostro pubblico e di fidelizzare nuove utenze virtuali durante un momento storico così difficile. –>