Progetto 2025

I N T E R P L A Y / 25
FESTIVAL INTERNAZIONALE  DI DANZA CONTEMPORANEA & PERFORMING ARTS
28 Maggio > 14 Giugno + 15 Luglio 2025 / TORINO

a cura dell’Associazione Culturale Mosaico Danza
Direzione artistica Natalìa Casorati

Il festival Interplay, dedicato alle nuove generazioni della danza contemporanea, si svolgerà dal 28 maggio al 14 giugno, con un appuntamento speciale il 15 luglio nel Living Lab, lo spazio performativo creato da Mosaico Danza. Questo evento estivo rappresenta un’opportunità per mantenere il legame con il pubblico, sfruttando il nuovo Campus Open Air in Natura, realizzato grazie alla vincita del bando PNRR TOCC Transizione Ecologica.
La programmazione si svolgerà in 4 Teatri e 5 Spazi Multidisciplinari, con particolare attenzione al “riequilibrio territoriale” attraverso la presenza dei una sezione del festival nelle periferie della città e dell’area metropolitana. L’obiettivo è offrire esperienze culturali a pubblici diversi, dai giovanissimi agli anziani.

INTERPLAY porterà a Torino 22 compagnie da 8 paesi e diverse regioni italiane, con 9 prime nazionali e nuove creazioni site-specific, promuovendo il dialogo e la sperimentazione, la programmazione del festival presenta coreografie innovative, poetiche diversificate e un mix di artisti emergenti e affermati. Quest’anno siamo particolarmente orgogliosi che due dei nostri artisti hanno ricevuto il Premio UBU 2024 e altri quattro riconosciuti con il Premio Danza&danza 2024.
La programmazione si sviluppa attorno a tre temi principali:

  • Identità/Complessità dell’individuo: un’esplorazione delle sfaccettature dell’individuo e delle sue relazioni con la collettività. Compagnie: Abbondanza/Bertoni, Clemence Juglet, Manfredi Perego, Catarina Casqueiro, Thiago Coelho, Maia Joseph, Re_Action Integrated Dance Company, Marco Pergallini, Maria Stella Pitarresi.
  • Trasformazione/Decostruzione: tematiche legate alla globalizzazione, tecnologia e cambiamenti culturali, indagando la frammentazione delle esperienze collettive e la ricerca di nuove forme di unità. Compagnie: Panzetti/Ticconi, Roberto Tedesco, Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson, Roberta Maimone, YOY performing arts, Moritz Ostruschnjak, Colectivo Glovo, Nicola Galli, Collettivo Kiklos.
  • Corpo Politico: il corpo come metafora del “corpo sociale”, affrontando dinamiche di potere e temi sociali, politici e identitari. Compagnie: Stefania Tansini, Marion Alzieu, Leila Ka, RIART, Omar Rajeh, Danseincolore, Virgilio Sieni, Richard Mascherin.

Il festival, in particolare attraverso la danza contemporanea e la performing art, è uno strumento essenziale per riflettere sull’evoluzione della cultura nazionale e sul confronto globale. Offre uno spazio per esplorare temi come democrazia, inclusione e diversità, promuovendo la sperimentazione artistica. In un contesto sociale complesso, dove l’individualismo prevale, il festival cerca di contrastare la solitudine e favorire la partecipazione collettiva.

In questa prospettiva, il programma del festival include due TALK con esperti e artisti, pensati per stimolare il dialogo e la formazione del pubblico. Il 31 maggio, a Barriera di Milano, affronteremo la vitalità culturale delle periferie e le problematiche legate alla convivenza e legalità, coinvolgendo realtà locali, artisti e pubblico. Il 14 giugno, al Teatro Lavanderia a Vapore, in collaborazione con l’Università di Torino e il centro di ricerca CISAO, presenteremo un incontro sul dialogo interculturale, accompagnato dallo spettacolo della compagnia Danseincolore e una mostra fotografica sugli studenti coinvolti in progetti di cooperazione internazionale.

Il Festival si aprirà – dopo lo straordinario Femina della scorsa edizione del festival – con l’atteso duetto Viro della compagnia Abbondanza/Bertoni (28 maggio, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani), per poi chiudere con la performance Sleep In The Car del coreografo di fama internazionale e vincitore del Premio D&D 2024 alla carriera, Virgilio Sieni (14 giugno, Lavanderia a Vapore), con un lavoro di riflessione sulla libertà e sulle costrizioni della contemporaneità.
Tra i momenti più attesi, Cry Violet di Panzetti/Ticconi (12 giugno, Lavanderia a Vapore), spettacolo sul greenwashing con musiche di Teho Teardo, e Totemica di Manfredi Perego (30 maggio, Casa del Teatro), un’indagine sulla fragilità e il potere del corpo. Infine, Roberto Tedesco, uno dei coreografi più promettenti della scena contemporanea, presenterà Decisione Consapevole (30 maggio, Casa del Teatro), selezionato per la NID Platform 2024. Il suo spettacolo esplora la tensione tra libertà e limite, con un’accurata ricerca formale in cui i corpi dei danzatori interagiscono in uno spazio vuoto.

Il festival accoglie prestigiosi artisti internazionali, arricchendo la sua programmazione con opere di grande impatto come Omar Rajeh (Libano/Francia), che con Dance Is Not For Us (10 giugno, Officine Caos) affronta il senso della danza come esperienza collettiva, e una delle coreografe più audaci della scena europea, Leïla Ka (Francia) con il doppio spettacolo C’est Toi Qu’on Adore e Bouffées (6 giugno, Teatro Astra). Ma anche il coreografo tedesco Moritz Ostruschnjak, uno dei nomi più acclamati della nuova scena europea, che torna al festival con Cry Why (12 Giugno, Lavanderia a Vapore), un lavoro per due danzatori, due pianoforti e un musicista in scena.
Il gruppo congolese Danseincolore e il coreografo Gervais Tomadiatunga portano Congo, Ka Boye (14 giugno, Lavanderia a Vapore), una performance che celebra la resilienza e il ruolo delle donne nella società congolese, utilizzando materiali riciclati per trasmettere un messaggio di giustizia sociale. E ancora COLECTIVO GLOVO (Spagna/Portogallo), con Trïade (28 maggio, Casa del Teatro), esplora il concetto di unione femminile attraverso un potente simbolismo legato al ciclo vitale di vita, morte e rinascita. Infine, la coreografa francese Marion Alzieu presenta Hold Fast (31 maggio, Barriera di Milano), un lavoro che utilizza lo stile Krump come strumento di riflessione sull’autenticità e sul legame comunitario.

Non mancano le nuove generazioni, con compagnie emergenti che si stanno distinguendo nel panorama internazionale come Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson (LU/FR) con Megastructure (4 giugno, Casa del Teatro. I portoghesi Casqueiro E Coelho portano Forget Me Not (4 giugno, Casa del Teatro), una performance che esplora il corpo come luogo di incontro tra razionalità ed emotività, supportata da importanti partner internazionali.
Il collettivo spagnolo Riart, con Rafa Arenas & Idoia Rodriguez, presenta Dérive (7 giugno, Imbarchino), un’opera che esplora la lotta per la libertà e la trasformazione attraverso la danza, con un linguaggio coreografico unico. Clémence Juglet (FR), danzatrice e coreografa premiata, presenta il potente solo Il Faut Que Je (28 maggio, Casa del Teatro), che esplora la ricerca ossessiva di perfezione e soddisfazione, mescolando stili diversi. Infine, Richard Mascherin porta Vacío Espiritual (31 maggio, Barriera di Milano), una performance che unisce danza, musica elettronica dal vivo e ricerca teorica, esplorando il tema della caduta come vulnerabilità e piacere.

Il festival promuove realtà emergenti nazionali, tra cui il trio Yoy Performing Art, fondato nel 2021 da Emma Zani, Roberto Doveri e Timoteo Carbone. Il loro spettacolo Fiori Assenti (5 giugno, MAO) esplora la relazione tra danza e scultura.

Stefania Tansini, vincitrice del Premio Ubu 2022 come miglior interprete under 35, presenta Fatti Viva (31 maggio, Barriera di Milano), una performance di danza di comunità che coinvolge le donne del quartiere, offrendo uno spazio di dialogo e libertà. Roberta Maimone porta Wonder, Love (31 maggio, Barriera di Milano), un’opera che esplora la solitudine e la malinconia, rappresentando la tensione tra la speranza di un amore irraggiungibile e la sua impossibilità. Il duo Marco Pergallini E Maria Stella Pitarresi propone Memento (7 giugno, Imbarchino), una performance che riflette sulla delicatezza del ricordo, affrontando la lotta interiore tra ciò che resta e ciò che svanisce.
Infine, Maia Joseph porta The Other (10 giugno, Officine Caos), una ricerca intima sull’identità, in cui esplora come liberarsi dalle voci interiorizzate degli altri per ascoltare finalmente la propria.

Il festival dedica spazio anche ai giovani collettivi indipendenti impegnati nell’inclusione sociale, come la Re-Action Integrated Dance Company, che si esibirà negli spazi esterni del Teatro Officine Caos, nel quartiere delle Vallette. Questa compagnia di danza integrata, che include danzatori con e senza disabilità fisico-motoria, utilizza la danza per abbattere stereotipi, promuovere l’integrazione e sostenere le carriere artistiche di danzatori con disabilità.

Oltre agli spettacoli, INTERPLAY propone due TALK per stimolare il dialogo con il pubblico e approfondire tematiche di grande attualità. Il 31 maggio a Barriera di Milano, si discuterà del ruolo della cultura nelle periferie, mentre il 14 giugno alla Lavanderia a Vapore si affronterà il tema del dialogo interculturale con esperti dell’Università di Torino e il centro di ricerca CISAO.

Il 15 luglio, l’ultimo appuntamento al Living Lab, lo spazio performativo creato da Mosaico Danza realizzato grazie alla vincita del bando PNRR TOCC Transizione Ecologica, vedrà in scena Nicola Galli con Cosmorama, esplorazione tra danza e paesaggio, e il Collettivo Kiklos con Roots Unseen, riflessione sull’identità e l’appartenenza.

MOSAICO DANZA