Tiqqun. 1º Studio: Nemmeno l’Allodola Vede l’Aperto
Daniele Albanese
di e con Daniele Albanese – Emilia Romagna
musica originale e drammaturgia Maurizio Soliani
regia audio‚ elaborazione suono Antonio Verderi
luci Erika Borella
Venerdì 23 maggio
ore 21.00
spazio > Fonderie Teatrali Limone
Il lavoro prende spunto da una frase di Heidegger (“Nemmeno l’allodola vede l’aperto”) e le riflessioni del filosofo sul rapporto umano–animale.
Le azioni coreografiche della performance rimandano al rapporto estremo tra vittima e carnefice e conducono allo studio sul Limite‚ nello spazio e nella struttura compositiva.
Emergono atmosfere primitive ed animalesche dai movimenti del corpo‚ sconnessioni e disequilibri. Estrema stilizzazione e gesti limpidi caratterizzano il lavoro di Albanese.
Daniele Albanese si diploma nel 1997 presso l’Euopean Dance Develolment Centre Arnhem (Olanda). Studia fra gli altri con Steve Paxton‚ Eva Karkzag‚ Lisa Kraus‚ Benoit Lachambre Dal 1995 crea propri spettacoli: “L’opera al nero”‚ “Grand Duet”‚ “Broken Lapsus”‚ “Organismo”. Danza per Peter Pleyer‚ Tony Thatcher‚ Charlotte Zerbey‚ Martin Butler‚ Jennifer Lacey‚ Nigel Charnock; in Italia per Company Blu‚ Ariella Vidah‚ Virgilio Sieni. Partecipa a numerosi festival internazionali tra cui International Choreographic Competition–Groningen‚ Die Werkstatt–Dusseldorf‚ PS122–New York‚ Piccolo Teatro–Milano‚ Festival Sesc–S.Paulo (Brasile)‚ Fabbrica Europa–Firenze‚ Danae–Milano.
Nel 2006 inizia a lavorare‚ con una residenza presso Pact–zollverein a Essen‚ al progetto Tiqqun che va in scena nel Dicembre 2007 nel Festival Natura dei Teatri (Lenz–Parma) e al Teatro Comunale di Ferrara (progetto Anticorpi).
Dal 2004 lavora al progetto “àrebours”‚ uno studio sul rapporto movimento–sensi–spazio–memoria in collaborazione con la Neurofisiologa Elena Borra e presenta lo studio–improvvisazione “àrebours (–2)” e lo spettacolo “àrebours100”‚ coprodotto da CanGo e Fabbrica Europa.