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MK (Italia)
con Philippe Barbut‚ Biagio Caravano‚ Michele di Stefano
creazione e produzione MK09
Prima Regionale
Lunedì 24 maggio
ore 22.00
spazio > Teatro Astra
Questo lavoro colleziona un gruppo di danze locali‚ osservate dal tavolino di un ristorante per turisti in un luogo qualsiasi del pianeta. Ogni coreografia introduce sistemi dinamici “propri”‚ ma anche una maniera grossolana di infierire su di essi in termini di presenza corporea. Dinamiche binarie‚ folklore hawaiano o attitudini da concerto rock contribuiscono a inventare la mappa di un viaggio anonimo‚ dal quale è bandita ogni avventura‚ se si eccettua il brivido della prenotazione.
Idealmente ispirato a “Il giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Verne.
MK è una formazione indipendente che si occupa dal 1999 di performance‚ coreografia‚ ricerca sonora a partire con un lavoro di studio corporeo ambiguo e radicale. La multidisciplinarità‚ le collaborazioni e la rete di laboratori contribuiscono al rapido spostamento degli obiettivi del gruppo‚ oggi interessato alla costruzione di prototipi di habitat estemporanei. Nel 2000 Michele Di Stefano riceve il premio Danza&Danza per il contemporaneo.
Tra le produzioni più recenti: Real Madrid e Funzione‚ Tourism commissionato dalla Biennale Danza 06‚ Wasted – istruzioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione per FISCo 08 e Comfort ’08. In scena a: Festival Internazionale di Santarcangelo‚ OrienteOccidente Rovereto‚ IIC e Kitazawa Town Hall Tokyo‚ festival REC e RED Reggio Emilia‚ Equilibrio Auditorium Roma‚ Montpellier Danse/Italian platform‚ Lugar a dança Lisbona‚ Interplay Torinodanza‚ TRAFO House of Contemporary Arts BudapestEnzimi Roma‚ DanzaUrbana Bologna‚ SuperUovo Milano‚ Inequilibrio Castiglioncello‚ Fondazione Gulbenkian Lisbona‚ Lavori in pelle Alfonsine‚ Dies de Dansa Barcellona‚ Danae‚ progetto Biennale delle Arti di Achille Bonito Oliva alla Certosa di Padula‚ Indonesian Dance Festival Jakarta eccetera.
MK è una delle cinque realtà internazionali cui è dedicato il libro “Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea” (UbuLibri‚ Milano 03).