Les Angles Morts
Mélanie Demers (Canada)
idea e coreografia Mélanie Demers
musiche originali Jacques Poulin–Denis
in scena Mélanie Demers e Jacques Poulin–Denis
luci David Perreault Ninacs
consulente artistico Boyzie Cekwana
supportato dal Conseil des Arts et des Lettres du Québec e da Le Conseil des Arts du Canada
Martedì 26 maggio
ore 21.00
spazio > Cavallerizza Reale‚ Manica Corta
Via G.Verdi‚ 9 − Torino
Prima Nazionale
Les Angles Morts mette in scena lo sforzo di osservare a fondo per riuscire a scorgere in tutti gli angoli‚ anche quelli “morti”‚ quei piccoli ma importanti dettagli che ci rendono tutti uguali ma allo stesso tempo perfettamente diversi.
“Viviamo in una società ceca che ignora‚ distrugge‚ dimentica e uccide. E noi chiudiamo gli occhi. Allora quando il telegiornale parla dell’ultima strage causata da un kamikaze io posso scegliere di mettermi l’i pod e danzare sulle note della mia canzone preferita. La mia danza è un antidoto al cinismo.”
La performance‚ creata in un contesto internazionale‚ è stata realizzata da Mélanie Demers con il supporto del compositore e danzatore Jacques Poulin−Denis‚ del coreografo sud−africano Boyzie Cekwana e di David Perreault Ninacs per il disegno luci. In seguito ad una residenza artistica in Belgio‚ ha circuitato in Giappone all’interno della programmazione del Dance Round Table Festival ed è stata ospitata dal Centre Choregraphique National di Rillieux−la−Pape‚ diretto da Maguy Marin. Durante il 2008 ha inoltre circuitato a San Francisco‚ Toronto e Seul.
La Mélanie Demers‚ diplomata presso l’Ateliers de Danse Moderne di Montrè́al (LADMMI) nel 1998 entra a far parte della compagnia O Vertigo‚ diretto da Ginette Laurin e parallelamente inizia la sua attività coreografica attivando spesso collaborazioni con altri giovani coreografi.
Ha presentato i suoi lavori a Montreal‚ Toronto‚ New York‚ Ouagadougou‚ Niamey‚ Nairobi e Port−au−Prince.
Sempre attenta a conciliare aspirazioni artistiche ed impegno sociale da alcuni anni lavora alla creazione di un centro culturale ad Haiti. Nel 2005 vince la borsa di studio Unesco−Asberg e‚ grazie anche alla compagnia Gàara du Kenia‚ realizza una residenza di 6 mesi a Nairobi grazie alla quale riconsidera il suo approccio alla danza evidenzindo lo spazio che essa ha e il ruolo che può rivestire nella società.