Maglie
Ambra Senatore
progetto e coreografia Ambra Senatore
in scena Ambra Senatore
luci Fausto Bonvini
musica Ennio Morricone
produzione Spazi per la danza contemporanea 2007/
Regione Piemonte-ETI‚ ALDES
si ringraziano Festival Interplay e Ilaria Turba
Giovedì 21 maggio
dalle ore 20.30
spazio > Lavanderia a Vapore
Certosa di Collegno
C.so Pastrengo ang. Via Tampellini
Maglie è l’attraversamento di un corpo in uno spazio sospeso e insieme molto concreto. Le azioni di questo corpo lasciano tracce‚ che‚ come accade nella memoria e nella vita‚ si accumulano e‚ per certi aspetti‚ si modificano a vicenda‚ per altri restano segni immutabili. Maglie è un lavoro a cavallo tra arti visive‚ teatro e danza. è una visione‚ un’immagine in movimento che si trasforma gradualmente e che‚ allo stesso tempo‚ ha qualcosa di immutabile e senza fine.
Ambra Senatore nata a Torino nel 1976‚ lavora nell’ambito del teatro di danza in Italia e in Francia dal 1997. Dopo alcune esperienze di creazione collettiva dal 2004 è autrice di assoli.
Ha collaborato con Jean Claude Gallotta‚ Giorgio Rossi‚ Georges Lavaudant (produzione Théâtre de l’Odéon‚ Parigi)‚ Marco Baliani‚ Michela Lucenti; è parte della compagnia ALDES‚ diretta da Roberto Castello. Collabora come autrice con Antonio Tagliarini. Si forma con Raffaella Giordano‚ Carolyn Carlson‚ Dominique Dupuy‚ Jean Cébron‚ Malou Airaudo‚ Bill T. Jones‚ Ivan Wolf‚ Nigel Charnock‚ Karin Waehner‚ Michele Abbondanza‚ Antonella Bertoni e Roberto Castello.
Nel 2001 frequenta l’Accademia Isola Danza di Venezia‚ diretta da Carolyn Carlson.
Ha concluso un dottorato sulla danza contemporanea in Italia e collabora all’insegnamento di Storia della Danza presso il DAMS di Torino e presso l’Università Statale di Milano – dove ha un assegno di ricerca. Vince‚ con il progetto Passo‚ il Premio Equilibrio 2009 dell’Auditorium della musica di Roma.
Le sue creazioni solistiche muovono dall’osservazione fisica di semplici eventi consueti giungendo alla scrittura di partiture di azioni che spostano il punto di vista sulla realtà con una vena umoristica e surreale‚ spesso con una critica sottile e tagliente. L’evocazione della realtà per frammenti si accompagna all’esplicita dichiarazione del gioco della finzione teatrale.