Giovanni Leonarduzzi

CI SONO COSE CHE VORREI DAVVERO DIRTI
Bellanda (IT)

Coreografia Giovanni Leonarduzzi
Con Giovanni Leonarduzzi e Raffaello Titton
Musiche Paki Zennaro
Light Designer Daniela Bestetti


In collaborazione con il Network Anticorpi XL

Venerdì 10 Giugno 2016
ore 18.00
spazio > MEF MUSEO ETTORE FICO
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Il giovane coreografo Giovanni Leonarduzzi, finalista del Premio Equilibrio 2013 e vincitore di numerosi riconoscimenti quali primo premio per la miglior coreografia Cortoindanza 2012 di Cagliari, terzo premio a Oriente occidente nel 2012 di Rovereto, primo premio a Milano danza Expo 2012, finalisti al premio Equilibrio nel 2013 di Roma, coniuga l'hip hop a una gestualità vicina al contemporaneo indagando nuove forme di espressione e comunicazione attraverso la danza. POTREMMO DEFINIRE IL SUO STILE EXPERIMANTAL BREAKDANCE, dove il linguaggio della strada, la break-dance vengono rivisitati, utilizzando più stili, per raccontare storie quotidiane. In questo caso Leonarduzzi metaforicamente scrive una lettera al figlio, le parole diventano gesti e i sentimenti si traslano in morbide sequenze coreografiche. Costruito su  musiche originali di Paki Zennaro, la pièce è un duetto interpretato dallo stesso autore in coppia con Raffaello Titton. "Sei me più di ogni altra cosa e forse non saprai mai quanto ti penso, quanto ti cerco, quanto mi manchi. Con te non c'è cosa che io non sia stato. Il nostro tempo sembra così poco ma ti danzo come non ho mai fatto", scrive Leonarduzzi.

Giovanni Leonarduzzi inizia il suo percorso come B Boy nel 1996; il suo linguaggio è la break dance ma già partendo da essa intraprende una ricerca alternativa dove sperimenta e fonde differenti concetti. In questo modo vive il b-boying stesso su due fronti: il primo lato, più puro ed estremista, dove si confronta in competizione e jam, assaporando cosi la cultura hip hop nella sua interezza. Dal secondo lato, invece, inizia una ricerca di movimento e del significato del gesto che lo porta a prendere una declinazione molto particolare, al limite del concetto di break dance. Così nel 2012 fonda la compagnia Bellanda per dare una forma ed una identità alla sua ricerca.
Danzatore di break dance dal 1997, è uno degli esponenti dell'experimental più apprezzati a livello mondiale. Rappresenta l'Italia alle finali del Just Debout di Parigi nel 2007 e 2008. Nel 2008 decide di intraprendere un percorso individuale partecipando a numerosi progetti teatrali e avvicinandosi allo studio della danza contemporanea. Nel 2012, fonda la compagnia Bellanda.

La Compagnia Bellanda nasce dall'unione di tre breakers Giovanni Leonarduzzi, Raffaello Titton ed Elia Del Nin, appartenenti alla squadra Feet for funk, che hanno deciso di intraprendere nuove forme di espressione  e comunicazione attraverso la danza. La matrice comune resta la break dance, ma a questa si è affiancato lo studio della danza contemporanea, dando così origine ad un nuovo linguaggio espressivo. Ecco che nel 2013 entra a far parte della squadra una danzatrice contemporanea, altrettanto astratta di pensiero, Anna Savanelli che prenderà poi il posto di uno di loro.

www.arearea.it


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