MK - photo by Michela Leo

ROBINSON
Compagnia MK (I)

coreografia Michele Di Stefano
con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Saverio Cavaliere, Marta Ciappina, Andrea Dionisi, Laura Scarpini
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
set e immagini Luca Trevisani
disegno luci Roberto Cafaggini
assistenza scenica Davide Clementi
organizzazione generale Anna Damiani
promozione PAV/Diagonale Artistica
produzione mk 2014, Teatro di Roma
in collaborazione con Comune di Montalto di Castro e ATCL
con il contributo MIBACT

martedì 27 maggio
ore 21.30
spazio > FONDERIE TEATRALI LIMONE
sala grande

Robinson è una nuova creazione coreografica tra danza, immaginazione visiva e ricerca sonora. Luogo di approdo del turista definitivo ma anche laboratorio della colonizzazione, l'isola di Robinson si occupa da sempre della nostra idea dell'esotico, quell'indefinibile processo proiettivo di desideri e paure, rimodellato oggi per essere al servizio di due grandi flussi dell'economia globale: quello migratorio e quello vacanziero. In questo spettacolo la progettualità amministratrice e normativa conferita da Defoe al suo protagonista entra contraddittoriamente in una zona di metamorfosi di fronte alla possibilità dell'innocenza originaria e di fronte allo sgretolamento dei propri limiti, causato dalla mancanza di quel termine di paragone che fonda e giustifica ogni individuo: un altro individuo, chiunque, un non- io. Anziché rifondare la civiltà, il nuovo Robinson si perde nel paesaggio senza umani fin quando l'incontro con l'altro lo prepara ad una totale reinvenzione di se stesso, come accade nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico. Allo stesso modo, la coreografia è soprattutto un atto di apprendimento rispetto ad un "fuori" di cui fare incessante esperienza. La danza si definisce tale quando permette ad un'altra danza di esistere nei pressi: è dunque semplicemente un linguaggio adottato per l'incontro, che mantiene sempre vivo il momento dell'incontro. E' così possibile collocare l'origine e la fine di ogni danza nello spazio esterno del mondo. Ovunque. Il set visivo estremamente contemporaneo è realizzato da uno degli enfant prodige dell'arte contemporanea italiana Luca Trevisani: vincitore del Premio Furla nel 2007, del New York Prize nel 2010, finalista al Maxxi nel 2012, ha lavorato in residenza al Macro fino a ottobre 2013..

La compagnia MK, si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora e vanta progetti programmati nei più importanti festival della scena internazionale. Tra le produzioni più recenti Le Instruction series, Il giro del mondo in 80 giorni (con ospiti della William Forsy the Company) e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell'esotico. Nel 2012 esce per i tipi di Quodlibet, Agenti autonomi e sistemi multiagente, di Michele Di Stefano e Margherita Morgantin, un testo di istruzioni coreografiche e report meteorologici. Viene creata la performance Impressions d'Afrique che viene presentata nel 2013 al Museo Etnografico Pigorini di Roma, alla BiennaleDanza di Venezia e al festival Short Theatre. Nel 2014 debutta Robinson. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca un'intensa attività di progetti sperimentali, tra i quali Clima, le Accademie Eventuali a Bologna con Margherita Morgantin in collaborazione con Xing, gli ambienti coreografici creati per l'Accademia Nazionale di Danza, il progetto Invenzioni per la BiennaleDanza 2013 e la cura dei cicli di performance AngeloMai Italia Tropici. MK è una delle cinque compagini internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Michele Di Stefano, coreografo e performer nel 1997 fonda il gruppo Mk, parallelamente organizza allestimenti site-specific in luoghi non convenzionalmente destinati alla performance quali musei e spazi espositivi. Nel 2000 riceve il premio Danza&Danza per il contemporaneo. Nel 2010 il regista Antonio Latella gli commissiona due produzioni per la stagione teatrale del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli. Nel 2011 avvia la collaborazione con due performer della William Forsythe Company e diversi artisti visivi di caratura internazionale. Alla circuitazione degli spettacoli in Italia e all'estero, affianca un'intensa attività di laboratori, conferenze e master-class. E' invitato alla BiennaleDanza 2014..


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