DOLLY
Giorgia Nardin (I)
di e con Giorgia Nardin
ambienti sonori Tommaso Marchiori
disegno luci Matteo Fantoni
martedì 27 maggio
ore 20.30
spazio > FONDERIE TEATRALI LIMONE
sala piccola
Ad Interplay/14 porta il suo nuovo lavoro, Dolly, finalista al Premio GD'A Veneto 2012, selezionato per la Vetrina Anticorpi XL 2012, vincitore della menzione speciale di DNA RomaEuropa 2012, selezionato per l'Italian Showcase all'Edinburgh Fringe Festival 2013.
In questa originale performance, Giorgia Nardin indaga l'automatismo, assumendo, come una bambola, diverse forme iconiche femminili: donna in carriera, femmina seducente, oggetto sessuale, mantenendo sempre in ognuna di esse un'aura infantile. Dal 1959 sono state vendute oltre 700 milioni di Barbie. Ogni giorno vengono comprate due Barbie al secondo. Barbie è magra, slanciata, sicura di sè, gioiosa, realizzata. Questo giocattolo impeccabile e sorridente ha contribuito a modellare nel tempo i parametri con cui il corpo femminile viene inteso. Partendo da questa considerazione Giorgia Nardin con questo suo lavoro Dolly vuole indagare il proprio corpo che viene agito dall'esterno come un corpo in affitto, la cui inquilina non lo possiede. Non può far altro che subire la propria condanna, che la costringe ad essere un soprammobile, a divenire carne da macello. Dolly ricerca un modo meccanico di abitare il corpo, di rendere la carne uno strumento e le azioni un'imposizione.
Giorgia Nardin, giovanissima coreografa e performer, si sta affermando come una delle realtà più interessanti della nuova scena italiana. Intraprende dal 2007 un percorso di formazione triennale presso la Northern School of Contemporary Dance di Leeds (UK), dove studia le tecniche Graham, Cunningham e Release, accompagnate dallo studio della ricerca coreografica e di movimento. Nel 2010 si laurea specializzandosi in improvvisazione con Rachel Krische. Partecipa durante Operaestate Festival Veneto alla tappa bassanese di Choreoroam come danzatrice per la coreografa croata Sonja Pregrad. Frequenta workshop con Simona Bertozzi, Nigel Charnock, Adam Linder, Yoshifumi Inao e dal 2011 segue periodicamente i seminari per coreografi tenuti presso il CSC Garage Nardini. Durante l'Accademia Mobile di Emio Greco|PC, incontra Francesca Foscarini e Marco D'Agostin, con i quali lavora alla realizzazione del progetto Spic & Span, vincitore della Segnalazione Speciale nell'ambito di Premio Scenario 2011. Partecipa al progetto Dance in Villa, diretto dalla coreografa Tabea Martin, per la creazione di un duo site-specific con la danzatrice Tiziana Bolfe. Lo stesso progetto viene ospitato a Levico (TN) ed Asolo (TV) in occasione di "International Dance Raids 2011". Nel 2011 partecipa alla Vetrina della Giovane Danza d'Autore con il suo solo There and Then. Dal 2012 lavora come interprete per Sonia Brunelli ed è una dei due coreografi italiani scelti per l'edizione 2012 di Choreoroam Europe. Il suo primo lavoro come coreografa, All Dressed Up With Nowhere To Go, è vincitore del Premio Prospettiva Danza 2013. Nel 2013 è la coreografa italiana selezionata per partecipare a B Project. E' inoltre una dei quattro coreografi italiani selezionati per Performing Gender, progetto di produzione coreografica sulla tematica di genere.